Lo scrittore solitario, di Nicola Ianuale (recensione)

TITOLO: Lo scrittore solitario

AUTORE: Nicola Ianuale

CASA EDITRICE: Autopubblicato

NUMERO DI PAGINE: 153

DATA DI PUBBLICAZIONE: 29 dicembre 2019

Buon pomeriggio lettori! Oggi vi parlo di questo romanzo di Nicola Ianuale, Lo scrittore solitario. Il protagonista è Daniel, detto Dan, un ragazzo di 17 anni malato d’apatia. Si sente diverso, incompreso in questa società piena di maschere, egoismo, incoerenza e falsità. Per lui il mondo si divide in vincenti, persone ben volute dalla società, ma piene di maschere che nascondono la loro saccenza ed egocentrismo, e perdenti, come lui, gli unici che conservano un po’ del loro vero io ma quasi sempre costretti a portare, anche loro, delle maschere.

Dan prova quindi una profonda avversione per tutto quello che lo circonda, e trova un po’ di conforto nella lettura dei grandi classici, in particolar modo del Grande Gatsby, e nella scrittura. Ma quando in libreria si imbatte in un libro di cui autore è definito dalla critica Il nuovo Fitzgerald, intitolato ‘Il poeta d’altri tempi’, non può che rimanerne affascinato, fino a farlo diventare uno dei suoi romanzi preferiti.

La sua vita cambia inaspettatamente quando conosce l’autore, William Esposito. William è ormai uno scrittore di successo, ma il suo passato rimane un mistero per tutti, alimentando la curiosità di un pubblico sempre più vasto. È un personaggio particolare, e nonostante la sua somiglianza con Daniel, l’ho trovato più complesso. Ha una maschera che spesso mi ha lasciata stupita per la differenza con il suo vero carattere.

I due trovano subito delle affinità, condividono la stessa percezione del mondo e si reputano entrambi, per un motivo o per un altro, dei perdenti. È quindi inevitabile la nascita di un’amicizia molto profonda. Entrambi sono legati al sogno di un amore mai ricambiato e di un riscatto nei confronti del proprio passato. Le loro vite scorrono in parallelo, e pagina dopo pagina troviamo dei tasselli per ricomporre la vita di William.

In questo libro troviamo una profonda critica alla società moderna. Noto anche io quante maschere persistano, e ci sono talmente tante cose da migliorare in questa società, che non riuscirei ad elencarle tutte. Però, ho trovato questo romanzo un po’ troppo negativo, non facendo emergere anche ciò che c’è di bello nel nostro mondo. Ho sentito la caratterizzazione dei personaggi del tipo “o bianco, o nero”, ragionamento che provo sempre ad evitare, cercando le sfumature in tutto ciò che mi circonda: ho sempre amato i personaggi in cui emerge l’umanità, la presenza sia di pregi che di difetti. Ma sia Dan che William sono personaggi praticamente senza punti d’ombra nel loro carattere e nei loro ideali, in netta contrapposizione con i personaggi secondari che si rivelano saccenti e contraddittori, ma senza punti di luce.

C’è un personaggio che invece mi ha sorpreso, che si scopre completamente diverso da quello che mi aspettavo, e che ho giudicato fin da subito troppo duramente: uno di quelli che ho apprezzato di più. Ma di lei non vi dirò nulla, neanche sulla sua identità, se non che vi sorprenderà!

Un’altra cosa che mi ha stupita è stata il finale, che mi ha colto di sorpresa. Ma riflettendoci sopra, non avrei saputo scegliere uno che si addice di più a questo romanzo, lasciando un retrogusto amaro. Poi, già dagli ultimi capitoli, il romanzo è diventato sempre più avvincente, lasciandomi incollata alle pagine. Il libro si è quindi risollevato dalla partenza, per me partita non proprio con il piede giusto, ed è una cosa che ho apprezzato molto.

Lo scrittore solitario è un libro pieno di spunti di riflessione, guidati da Dan, personaggio molto analitico e riflessivo, e anche dalle sue conversazioni con William. Ma purtroppo devo ammettere che con molti ragionamenti non mi sono trovata del tutto d’accordo, anche se in altri ho trovato un’occasione di pensare e ragionare sul mio punto di vista, mettendolo a confronto con quello di Dan e Will, e quindi creando un’opportunità di crescita.

Ringrazio l’autore Nicola Ianuale per avermi dato la possibilità di leggere il suo romanzo e per la sua disponibilità e fiducia!

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